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Il 2020 è stato un anno speciale per la produzione della Piadina Romagnola certificata Igp, la cui produzione ha sfondato per la prima volta il “tetto” storico delle 20mila tonnellate dal 2014, quando è entrata in vigore la certificazione di Indicazione geografica tipica.

Simbolo storico della terra romagnola, nel corso di questi 6 anni la “focaccia sottile” preparata a base di farina di grano, sale, acqua e strutto (o olio di oliva, unici quattro ingredienti ammessi dal disciplinare) è cresciuta in maniera esponenziale registrando nel corso dell’anno “Covid-19” un aumento del 23,3% rispetto alle circa 18 tonnellate prodotte del 2019.

Se leggendo queste poche righe hai già voglia di mangiare una fantastica piadina romagnola, scopri subito tutti i ristoranti street food/piadineria a rimini.

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Soddisfazione nelle dichiarazioni di Alfio Biagini, presidente del Consorzio di produzione della Piadina Romagnola:
“Ciò che ancor più ci dà soddisfazione è il fatto che oggi l’87% della produzione generale di piadina avviene sotto i crismi dell’Igp. In sostanza sulle 25mila tonnellate di piadina complessivamente prodotta, oltre 22mila sono certificati, i consumatori hanno visto nella certificazione una garanzia di qualità del prodotto.

La certificazione Igp infatti stabilisce che la piadina Romagnola deve rispettare il disciplinare di produzione e avvenire secondo i quattro ingredienti cardine della tradizione: farina, acqua, sale, olio o strutto. Un apposito organo di controllo ne certifica il pieno rispetto.

E’ la dimostrazione di come un prodotto realizzato con quattro semplici ingredienti, un tempo ‘pane’ povero della nostra terra, ha saputo elevarsi a emblema di una terra laboriosa che sa valorizzare la sua storia e la sua tradizione. La forza della Romagna è anche questa…

Il prodotto simbolo della nostra terra, il “cibo di strada”, grazie al suo prezzo contenuto e alla varietà di abbinamenti, rappresenta un fenomeno di costume che cattura gli amanti della buona tavola”.

Inoltre va senza dubbio evidenziato, come la piadina sia ormai un vero e proprio testimonial di un territorio come la Romagna al punto da diventare un nuovo “strumento turistico“, dato il successo che pian piano sta conquistando all’estero, in particolar modo tra i consumatori tedeschi visto che quasi il 70% dell’export della produzione certificata è infatti destinata a Germania e Austria.

Sull’argomento si è interessata anche la trasmissione radiofonica Caterpillar di Radio Due, ecco il video completo del servizio:

 

 


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