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Anche a Settembre portiamo in tavola un tripudio di colori e profumi dovuto alle meravigliose primizie di frutta e verdura che questo mese ci regala. È un periodo di transizione, infatti possiamo gustare i primi sapori autunnali ma anche continuare a mangiare qualche bontà dell’estate che volge al termine.

Per quanto riguarda la frutta, a Settembre, saranno immancabili: uva, kiwi, fichi neri dal sapore dolcissimo, meloni autunnali, ma anche buonissimi frutti di bosco come more, lamponi, mirtilli, ribes e pere.

Indico le loro caratteristiche principali, per un consumo più consapevole: l’uva è ricca di zuccheri, vitamina A, B e C, sali minerali, tannini e polifenoli. Dalle proprietà antiossidanti e anticancro, ha anche un’azione benefica per la pelle: i suoi componenti sono utilizzati nella cosmesi, in quanto hanno effetti astringenti e rivitalizzanti.

Il kiwi contiene vitamina C e vitamina E ed è un antiossidante che fornisce il giusto apporto di fibra e di acqua mentre i fichi neri sono ricchi di fibra e potassio.
Sono spesso considerati troppo calorici in quanto molto zuccherini ma in realtà ne contengono meno di altre tipologie di frutta.

Il melone autunnale ha poche calorie, circa 33 per 100 gr., ha proprietà snellenti, contiene molta acqua, vitamine e sali minerali ed i frutti di bosco sono utili per ridurre l’infiammazione gastrica e contengono antiossidanti dalle virtù infiammatorie.

Le pere, facilmente digeribili e indicate anche per i bimbi più piccoli in fase di svezzamento, sono ricche di sali minerali e flavonoidi.

Per quanto riguarda i vegetali, Settembre è un mese per: zucca, cavolo cappuccio, broccoli e radicchio.

La zucca, povera di zuccheri e facilmente digeribile, è indicata per chi ha problemi di ritenzione idrica.

Il cavolo cappuccio, perfetto per le insalate autunnali, è ricco di vitamine A, B e C.

I broccoli, nei quali sono presenti calcio, ferro e potassio, sono una inesauribile fonte di fibre.

Il radicchio ha tante proprietà: è un prezioso alleato del fegato, infatti le sue sostanze amare ne stimolano la depurazione.

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Qualche ricetta
I Cappellacci con la zucca rappresentano una tipica ricetta romagnola.
Il loro nome deriva dal termine Caplaz, cappello tipico degli agricoltori del passato; per questo, i cappellacci sono chiamati così, la loro forma ricorda il loro cappello.

Il Radicchio con bruciatini all’aceto balsamico.
Una semplicissima ricetta romagnola, nella quale si sposano alla perfezione il dolciastro dell’aceto balsamico, il gusto unico della pancetta abbrustolita e il sapore amarognolo del radicchio rosso.

I fichi caramellati sono una bontà romagnola, magari accompagnati da un formaggio molle come lo squacquerone.

Il savor, speciale marmellata romagnola. Si ottiene con il mosto d’uva cotto e si aggiungono diversi tipi di frutta tipica della stagione autunnale e frutta secca. Si procede poi con la preparazione della marmellata, era il classico dolce povero della zona, quello che i contadini mangiavano per avere il giusto apporto calorico per affrontare una lunga giornata nei campi.

Categorie: ALIMENTAZIONE

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